Per chi vuole investire in un impianto di acquaponica industriale, al momento non esistono finanziamenti per l’acquaponica specifici, ma il panorama di contributi e agevolazioni per l’agricoltura, in particolare per le tecniche innovative, è piuttosto ampio.

A livello nazionale infatti stanno emergendo misure sempre nuove a sostegno del settore agricolo, dell’acquacoltura, per la filiera agroalimentare e lo sviluppo delle aree rurali.

Proviamo allora a fare una panoramica esauriente delle opportunità che potrebbero sostenere l’avvio o lo sviluppo di attività basate sull’acquaponica.

Fondi per l’economia circolare e l’agricoltura sostenibile

Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza #NextGenerationItalia, il Governo ha stanziato fondi per sostenere varie attività del comparto agricolo che incontrano gli obiettivi di sostenibilità, tutela ambientale ed economia circolare.

Le misure sono particolarmente interessanti per le attività basate sulla produzione acquaponica, un modello del tutto in linea con le priorità di eco-sostenibilità e i requisiti di innovazione dei processi delineati dal Ministero.

In particolare il PNRR prevede un investimento di circa 4 miliardi di euro per l’agricoltura e la transizione ecologica delle attività agricole, con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità ambientale e la competitività del settore.

Tra le principali iniziative previste dal PNRR per l’agricoltura, vi sono:

  • Investimenti nella filiera agroalimentare, in particolare nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, per migliorare la qualità e la competitività dei prodotti italiani sui mercati nazionali e internazionali.
  • Promozione dell’agricoltura sostenibile, attraverso investimenti in tecnologie e pratiche agricole innovative che riducono l’impatto ambientale dell’agricoltura e migliorano la resilienza delle attività agricole.
  • Sostegno alle aree rurali, attraverso l’investimento in infrastrutture e servizi essenziali per le comunità rurali, come la connettività, le energie rinnovabili e i servizi pubblici.
  • Promozione dell’agro-turismo, attraverso l’investimento in infrastrutture e servizi per la valorizzazione delle risorse turistiche delle aree rurali.

Contributi per beni strumentali e credito d’imposta

Per il periodo 2020-2025 è stato finanziato il fondo previsto dalla Nuova Legge Sabatini, destinato all’acquisto di beni strumentali, attrezzature industriali e commerciali, impianti e macchinari, e altre voci di spesa, tra cui quelle per le tecnologie digitali. Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese.

Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
  • correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa

Ci sono anche contributi a compensazione dei tributi: il credito d’imposta del 50% per gli investimenti realizzati su macchine agricole dotate di tecnologie 4.0 e su beni immateriali; il credito del Mezzogiorno con aliquote variabili dal 25% al 45% per le imprese delle regioni Meridionali.

Il contributo del Ministero è un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

  • 2,75% per gli investimenti ordinari
  • 3,575% per gli investimenti 4.0
  • 3,575 per gli investimenti green (in relazione a domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023).

Per poter beneficiare delle agevolazioni previste dalla legge, le imprese devono rispettare alcune condizioni, tra cui:

  • essere in regola con il pagamento delle imposte e dei contributi previdenziali;
  • non essere in difficoltà finanziaria;
  • acquistare beni strumentali nuovi ad uso produttivo, come macchinari, attrezzature, software e hardware;
  • effettuare l’acquisto tramite contratto di leasing finanziario o acquisto a rate.

Opportunità per ricerca, sviluppo e formazione

Il modello acquaponico è alimentato da costanti attività di ricerca e formazione e noi di Agri Island lo sappiamo bene.

Il Ministero dello Sviluppo Economico con il Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 prevede il riconoscimento di un credito d’imposta con aliquota variabile per ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, innovazione green e digitale, design e ideazione estetica, oltre che per la formazione di dipendenti e imprenditori.

Il Piano prevede una serie di misure e strumenti di sostegno alle imprese, tra cui:

  1. Superammortamento e Iperammortamento: le imprese che acquistano beni strumentali tecnologici e sostenibili possono beneficiare di agevolazioni fiscali attraverso il superammortamento e l’iperammortamento, che consentono di dedurre una quota maggiore dei costi di acquisto dal reddito d’impresa.
  2. Credito d’imposta ricerca e sviluppo: le imprese che investono in ricerca e sviluppo possono beneficiare di un credito d’imposta pari al 12% dei costi sostenuti per le attività di ricerca e sviluppo.
  3. Voucher digitali: le imprese che intendono investire in tecnologie digitali possono beneficiare di voucher digitali, che consentono di acquistare servizi di consulenza e formazione sui temi dell’innovazione tecnologica.
  4. Programma di transizione ecologica: le imprese che intendono migliorare la propria sostenibilità ambientale possono beneficiare di agevolazioni fiscali, contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato per gli investimenti in tecnologie e pratiche sostenibili.

Il Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 si pone l’obiettivo di supportare le imprese italiane nella transizione ecologica e digitale, al fine di promuovere la competitività del sistema produttivo italiano e la riduzione dell’impatto ambientale delle attività produttive.

Finalmente i codici ATECO per l’acquaponica

Nel 2020 il Decreto Rilancio (Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34) ha fatto da spartiacque nel mondo dell’acquaponica, con un provvedimento storico. Con l’istituzione del Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi (Capo VI Misure per l’agricoltura, la pesca e l’acquacoltura), il Governo ha introdotto contestualmente due nuovi codici ATECO per le attività agroalimentari acquaponiche.

I codici entrati in vigore dal 1° gennaio 2021 sono stati pensati per classificare le attività sulla base del loro output produttivo prevalente, agricolo o ittico.

  • Codice ATECO 01.13.21. o 01.19.21. da usare in acquaponica se le coltivazioni agricole rappresentano il principale output dell’attività.
  • Codice ATECO 03.22.00. da utilizzare in acquaponica se l’attività di acquacoltura rappresenta il principale output dell’attività.

Le colture fuori suolo dunque hanno debuttato nella classificazione ISTAT, in particolare nella sezione dell’agricoltura, comparto ortaggi, dove si prescrive che alle colture idroponiche (cioè con radici fuori suolo – coltivazioni aeree) sia attribuito il codice 01.13.21.

L’aggiornamento 2021 della “Classificazione delle attività economiche” dell’ISTAT giunge in applicazione della legge 77 del 2020 recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”.

L’emergenza COVID-19 ed il maggiore conseguente sviluppo di nuove pratiche colturali fuori suolo applicate alle coltivazioni fuori suolo, idroponica ed acquaponica, per le quali è necessaria valorizzazione e promozione, hanno portato l’ISTAT a definire una specifica classificazione merceologica delle attività di coltivazione Fuori Suolo, Idroponica e Acquaponica ai fini dell’attribuzione del codice ATECO.

L’entrata in vigore dei nuovi codici ATECO per le coltivazioni fuori suolo è un primo passo molto importante per definire con chiarezza la natura della propria attività e contenere possibilmente il mancato riconoscimento presso gli enti pubblici.

Giovani e nuova attività acquaponica: le misure

Anche in questo caso non si tratta di misure rivolte esclusivamente all’acquaponica, né solo alle coltivazioni fuori suolo, né all’agricoltura innovativa. Ma ci preme menzionare alcune opportunità che potrebbero incentivare i giovani ad avviare una nuova attività di produzione agricola o ittica con il metodo acquaponico.

Fondo perduto fino al 35% in tutta Italia

Sono disponibili contributi a fondo perduto per i giovani tra i 18 e i 41 anni non compiuti che intendono avviare o consolidare un’attività agricola. Grazie alla recente iniziativa “Più Impresa” del MIPAAF e ISMEA, le agevolazioni interessano l’intero territorio italiano. I giovani under 40 sono considerati una priorità del programma e possono beneficiare di agevolazioni particolari.

Sarà possibile finanziare investimenti fino a 1,5 milioni di euro con contributi a fondo perduto fino al 35%. Per la restante somma dell’investimento, inoltre, si potrà accedere a finanziamenti a tasso zero, fino a un massimo del 60% della somma ammissibile.

Le spese ammissibili includono:

  • studio di fattibilità, comprensivo dell’analisi di mercato. nella misura del 2 per cento del valore complessivo dell’investimento da realizzare; inoltre, la somma delle spese relative allo studio di fattibilità, ai servizi di progettazione sono ammissibili complessivamente entro il limite del 12 per cento dell’investimento da realizzare.
  • opere agronomiche e di miglioramento fondiario ammissibili per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria.
  • opere edilizie per la costruzione o il miglioramento di beni immobili;
  • oneri per il rilascio della concessione edilizia;
  • allacciamenti, impianti, macchinari e attrezzature;
  • servizi di progettazione
  • beni pluriennali.

Queste agevolazioni sono pensate per incentivare la nascita di nuove imprese agricole giovanili, aiutando i giovani a superare le difficoltà economiche e finanziarie che spesso si presentano all’avvio di un’attività imprenditoriale. In questo modo si vuole favorire la crescita del settore agricolo italiano, attraverso la promozione dell’imprenditorialità giovanile e l’innovazione tecnologica e produttiva.

Fondo perduto 50% “Resto al Sud”

Cambiamenti anche sul fronte del progetto “Resto al Sud” di Invitalia: rispetto alle disposizioni precedenti, ora gli incentivi sono accessibili ai nuovi imprenditori agricoli fino a 55 anni, in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Lazio, Marche, Umbria. Il contributo a fondo perduto copre il 50% dell’investimento, e il restante 50% con finanziamenti a tasso zero.

Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.

I contributi a fondo perduto del 50% possono essere utilizzati per sostenere progetti di investimento per la creazione di nuove imprese, la ristrutturazione, l’ampliamento e la diversificazione delle imprese esistenti, nonché per l’acquisto di beni strumentali, tecnologie, brevetti, licenze e servizi di consulenza.

Tra le attività ammissibili al finanziamento del Fondo perduto “Resto al Sud” vi sono anche l’innovazione e la digitalizzazione delle imprese, la formazione del personale e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi.

Farm acquaponica: il modello che cambia la storia

Ci auguriamo che le crescenti opportunità nell’ambito dell’agricoltura innovativa e delle tecnologie 4.0 possano generare finalmente una svolta innovativa e sostenibile nel comparto agroalimentare.

Allo stesso tempo speriamo siano presto disponibili dei finanziamenti per l’acquaponica in quanto unico sistema capace di contrastare l’impatto ambientale dei metodi tradizionali.

Noi in Agri Island crediamo in un’agricoltura responsabile con la footprint più bassa del settore. E lavoriamo ogni giorno per offrire un modello di produzione industriale basato sull’acquaponica capace di elevatissimi volumi produttivi e di preservare al contempo le risorse della Terra.

Il nostro motto è #WeGrowSustainability. Per saperne di più, scopri le nostre soluzioni.