L’acquaponica è una tecnica innovativa che sta riscuotendo sempre più successo in tutto il mondo. Tuttavia le prime testimonianze risalgono a molto tempo fa. Facciamo un rapido excursus sulle origini dell’acquaponica, senza la pretesa di essere esaustivi.

Origini dell’acquaponica: storia e sviluppi nel corso del tempo

Per quanto possa sembrare sorprendente, le prime testimonianze di acquaponica risalgono alla civiltà mesopotamica, intorno al 6000 a.C. In questo periodo, gli agricoltori mesopotamici coltivavano pesci e piante in vasche interrate. I pesci rilasciavano i loro rifiuti nell’acqua, che venivano poi utilizzati per fertilizzare le piante.

Le origini dell’acquaponica si rintracciano in diverse culture antiche tra cui quelle dei Maya, degli Aztechi e dei cinesi.

I Maya coltivavano piante in acqua stagnante dove allevavano anche pesci. Questa tecnica chiamata “chinampa” era utilizzata per la produzione di cibo in un ambiente tropicale e umido.

Gli Aztechi utilizzavano un sistema di terrazzamenti per coltivare piante in acqua, dove allevavano anche pesci. Questo sistema, simile al precedente e chiamato “chinampas de Xochimilco“, è ancora utilizzato oggi nella città messicana di Xochimilco.

Nell’antica Cina infine si utilizzavano vasche interconnesse per allevare pesci e coltivare piante. Questo metodo, che deriva dalla pratica denominata del “feng shui yongyu“, è in parte utilizzato ancora oggi in Cina.

In seguito, nel XV secolo, il medico e naturalista italiano Andrea Bacci rivoluzionò il settore in base alla sua descrizione di un sistema di acquacoltura occidentale in cui le piante venivano coltivate all’interno di letti di fango situati sotto le vasche dei pesci.

Nel XIX secolo l’acquaponica fu riscoperta dagli scienziati e dagli agricoltori che iniziarono a studiarne i principi e le applicazioni. Successivamente nel 1930 ci fu una svolta molto importante: il dottor William Frederick Drayton brevettò un sistema di acquaponica che prevedeva l’utilizzo di vasche di vetro per l’acquacoltura e di letti di sabbia per la coltivazione delle piante.

Nel corso del XX secolo l’acquaponica si è sviluppata rapidamente e sono stati sviluppati diversi sistemi e tecniche; negli ultimi anni ha acquisito una crescente popolarità grazie ai suoi vantaggi ambientali e sostenibili.

Il sistema acquaponico di Drayton

Il sistema acquaponico di Drayton è un sistema semplice e facile da mantenere. È un sistema adatto per la coltivazione di una varietà di piante, tra cui verdure, frutta e fiori, in cui l’acqua viene riutilizzata continuamente ed è composto da due parti principali: una vasca per l’acquacoltura e un letto di coltivazione.

La vasca per l’acquacoltura è un serbatoio in vetro o plastica in cui vengono allevati i pesci. L’acqua della vasca viene arricchita di nutrienti dai rifiuti dei pesci.

Il letto di coltivazione genera le piante in un substrato poroso come sabbia, ghiaia o altri materiali. Le radici delle piante crescono nei pori del letto di coltivazione e assorbono i nutrienti dall’acqua.

Nel procedimento del sistema l’acqua viene pompata dalla vasca per l’acquacoltura al letto di coltivazione. L’acqua ricca di nutrienti viene utilizzata per irrigare le piante mentre l’acqua usata per l’irrigazione viene poi drenata indietro nella vasca per l’acquacoltura.

L’acquaponica moderna tuttavia ha fatto progressi significativi in termini di efficienza e sostenibilità.

I sistemi acquaponici moderni rispetto a quelli più “datati” utilizzano una varietà di tecniche per migliorare l’efficienza nell’uso dei nutrienti. Queste tecniche includono l’utilizzo di filtri biologici per rimuovere i nitrati dall’acqua e l’utilizzo di piante che possono tollerare livelli elevati di nitrati.

Ecco un elenco delle principali differenze tra il sistema acquaponico di Drayton e l’acquaponica moderna/attuale.

Caratteristica Sistema di Drayton Acquaponica moderna
Tipo di letto di coltivazione Sabbia Argilla espansa, ghiaia, fibra di cocco, altri materiali porosi
Efficienza nell’uso dei nutrienti Bassa Alta
Tecnologie utilizzate Poche Varie, tra cui filtri biologici, piante tolleranti ai nitrati
Vantaggi Semplice da mantenere, adatto a una varietà di piante Efficiente, sostenibile, adatto a una varietà di piante

L’acquaponica moderna

In un sistema acquaponico moderno i pesci vengono allevati in un serbatoio d’acqua e le piante vengono coltivate in un sistema idroponico alimentato dall’acqua del serbatoio. I pesci generano nutrienti che sono utilizzati dalle piante e i rifiuti di quest’ultime vengono filtrati dai pesci.

I sistemi acquaponici moderni sicuramente presentano una serie di vantaggi rispetto ai sistemi antichi e meno moderni; ad esempio sono più efficienti nell’utilizzo dell’acqua. In un sistema acquaponico l’acqua viene riutilizzata continuamente il che significa che si utilizza molta meno acqua rispetto a un sistema di coltivazione tradizionale.

In un sistema acquaponico le piante e i pesci si supportano a vicenda il che significa che si possono ottenere raccolti più abbondanti e allo stesso tempo non vengono utilizzati pesticidi o fertilizzanti chimici, il che significa che si produce cibo più sano e più rispettoso dell’ambiente.

Origini dell’acquaponica: conclusioni

Abbiamo visto che le origini dell’acquaponica hanno radici molto antiche, sia nel mondo orientale ma anche in quello occidentale.

Nel corso della storia si sono alternati diversi modelli di sistemi acquaponici tra cui quello di Drayton caratterizzato dalla semplicità e dai vantaggi che offriva.

L’acquaponica continua ad essere oggetto di studio: nuovi sistemi sono progettati ogni giorno con lo scopo di ottenere il massimo profitto rispettando il principio fondamentale della sostenibilità ambientale.

Anche noi di Agri Island con i nostri sistemi di acquaponica cerchiamo, giorno dopo giorno, di diminuire l’impatto ambientale fornendo sistemi di coltivazione sostenibili e redditizzi.